di Gianni Trovati
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Passerà da Invimit metà del piano di dismissioni immobiliari previsto dalla manovra per raccogliere 1,25 miliardi in funzione anti-deficit. Alla sgr del Tesoro sarà creato il Fondo Dante, con immobili per 500 milioni di euro in genere già messi a reddito che si aggiungono ai circa 100 milioni in vendita tramite aste.
La seconda fetta importante sarà affidata all’agenzia del Demanio, che metterà sul piatto oltre 1.600 beni, divisi in due famiglie: per oltre 400 immobili o terreni di valore unitario importante, che costituiscono il cuore di questa parte dell’operazione, è pronto il bando di gara, e il pacchetto si completa con altri 1.200, che non arrivano in genere a 100mila euro ciascuno. La terza mossa è più ridotta nei valori e spetta al ministero della Difesa, che ha costruito una lista di 41 caserme da far confluire nel piano.
Il provvedimento che dà attuazione al programma, un decreto ministeriale che si accompagna a un decreto di Palazzo Chigi, ha appena superato l’esame della Corte dei conti e tutto è pronto per il via libera finale in settimana. I tempi sono stretti perché i primi 950 milioni del piano dovranno confluire nei saldi di quest’anno, in base ai numeri concordati a dicembre con Bruxelles e confermati nel Def di aprile.
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Un prologo dell’operazione in realtà è già partito, con l’avvio da parte di Invimit di aste gestite direttamente dalla Sgr del Tesoro e rivolte a privati per la vendita di una serie di appartamenti e uffici in diverse città, con una netta prevalenza di Roma. Un meccanismo nuovo, che vede la società di gestione del risparmio impegnata direttamente nel rapporto con i “clienti” a cui offre assistenza e informazioni sul web e tramite un numero verde (800.190.569).